Semenzaio: come costruire una serra fai da te

Il semenzaio è una serra fai da te per il balcone e il terrazzo. Continuano i nostri esperimenti di reskilling (riabilitazione fa un po’ brutto…) con una chicca riservata all’orto: un semenzaio autocostruito, un’incubatrice per seminare, germogli, piante e piantine che, una volta cresciuti/e, potranno trovare uno spazio nell’orto partendo da una struttura tale da rendere meno duro l’impatto con l’ambiente aperto e le sue intemperie.
Questo tipo di struttura rappresenta per il metodo sinergico di Emilia Hazelip un cardine, dato che l’organizzazione delle piante sui bancali pacciamati e la necessità di garantire una copertura continua al terreno, vengono ottimizzate dalla possibilità di avere piantine già pronte per il trapianto grazie ad una prima fase di crescita in ambiente protetto.


Chi avesse davanzali o ampie vetrate dirette verso sud nella propria abitazione potrebbe decidere di riempire direttamente la propria casa con vasi, vasetti, vasini o germbox (solo per i più tecnologici), d’altra parte questa decisione potrebbe non funzionare nel caso di scarso spazio o di aria troppo secca a causa del riscaldamento.
Passando oltre alle dovute premesse, qui di seguito la descrizione sommaria della preparazione:
Semenzaio chiuso
PROGETTO
La fase più importante e delicata, in cui funzioni booleane e disegni orrendi si fondono in una bozza, spesso sconclusionata, di come dovrebbe essere il semenzaio una volta terminato. L’idea di base è quella di creare un telaio di legno, avente come facce laterali due trapezi, così da garantire la maggiore penetrazione di luce, una base e una parete rivolta verso nord in grado di soddisfare 3 bisogni: garantire un discreto isolamento termico (non vogliamo che si gelino i piedi alle nostre piantine!) e allo stesso tempo riflettere la luce solare senza rischiare di surriscaldare il semenzaio e, infine, non costare troppo( la scelta è ricaduta su dei fogli di polistirene dallo spessore di 1 centimetro, ovviamente di recupero!), le altre 4 facce del nostro solido, dovranno far penetrare la luce diretta da EST, SUD e OVEST, garantendo allo stesso tempo isolamento termico e solidità alle precipitazioni: qui abbiamo dovuto “esternalizzare il costo”, pagando per 4 pannelli di policarbonato alveolare spessore 1 centimetro (il materiale usato per le serre “serie”, costo complessivo 60 euro circa).

REALIZZAZIONE
Abbiamo fissato il telaio di legno realizzato con listelli di recupero del tipo utilizzato per posare i coppi, utilizzando viti da 150 di lunghezza per garantire solidità alla struttura, le dimensioni interne sono 120 cm di larghezza x 40 cm altezza minore x 60 cm altezza maggiore x 50 cm di profondità. Una volta fissata la struttura fondamentale abbiamo carteggiato e verniciato con rolla, tinta mordente noce, lasciato asciugare e dato un’altra mano di impregnante a cera. Abbiamo quindi costruito e avvitato il telaietto rettangolare per lo sportello superiore del semenzaio con verniciatura come sopra.
Abbiamo quindi tagliato i pannellini di laminil della dimensione adatta applicandoli sia all’esterno che all’interno delle facce bassa e posteriore (la base d’appoggio più la faccia rivolta a nord) per garantire isolamento termico (con una camera) e riflessione della luce solare.
Abbiamo proceduto fissando 2 cerniere a libro sul telaio grosso e sullo sportello superiore e abbiamo infine fissato i pannelli di policarbonato alveolare da 1 centimetro di spessore con viti da 45 e rondelle per non romperne la superficie (ricordarsi comunque di effettuare preforo con il trapano). Questo materiale viene fornito con copertura in pellicola da togliere al momento della posa, ricordandosi di lasciare la superficie con filltro UV verso l’esterno (nel nostro caso ricoperta da pellicola rossa).
Per ultimissimo abbiamo applicato dei profili a U sui tagli esterni del policarbonato affinchè non entri acqua o polvere negli alveoli (con conseguenti muffe o inscurimenti).
(Opzionale l’applicazione di 2 catenelle per fermare lo sportello).

RISULTATO
Il risultato è apprezzabile dalle foto, una struttura solida che garantisce protezione alle giovani piante dalle brinate e gelate notturne ma allo stesso tempo un ambiente molto luminoso durante il giorno.

Per eventuali chiarimenti o domande o pensieri la sezione commenti qui sotto è a disposizione 🙂